Covid-19 e gli aiuti alla ristorazione: parte da Salerno un vero progetto senza fini di lucro

Un team di giovani esperti del web ha creato Cucina Continua, per connettere clienti e locali del cuore

La solidarietà è un gesto che stringe l’anima. Senza avvisare prima, o far clamore. Lo sanno bene i promotori di Cucina Continua, progetto pensato per i clienti che intendono sostenere il proprio ristorante, bar, o locale del cuore, scommettendo sulla sua riapertura al termine del lockdown dettato dall’epidemia Covid-19. Si tratta della trovata senza fini di lucro di Lettera7, studio campano di brand design e digital con sede a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno. Il team di esperti del web, coordinati da Dario Volpe, ha rinunciato a qualsiasi guadagno o commissione pur di dare il proprio contributo alla ristorazione.

La piattaforma cucinacontinua.it, online da pochi giorni, si basa sulla logica dei Dining Bond, molto in voga negli Stati Uniti. Il cliente acquista un voucher che consente al ristorante prescelto di “sopravvivere” durante il periodo di chiusura dettata dai decreti, grazie a liquidità altrimenti non disponibili.

Ad emergenza superata, il locale sarà in grado di accogliere l’aficionado, consentendogli di “spendere” il buono per un pranzo, una cena o un aperitivo, un calice o una bottiglia di vino. Le caratteristiche del riscatto del “bond” variano dunque in base al tipo di attività della ristorazione prescelto. Se il ristorante non è ancora presente nella lista? Basta inviare una mail a info@cucinacontinua.it, segnalando il nome dell’attività che si vuole aiutare.

L’idea di scommettere sulla riapertura di ristoranti, locali e bar attraverso la logica dei Dining Bond – spiega Dario Volpe a WineMag.it – è nata negli Stati Uniti. Noi abbiamo pensato semplicemente di renderla italiana e riproporla, aprendo un dialogo con i ristoratori su tutto il territorio nazionale, partendo dalla Campania”.

“Stiamo progettando in divenire, giorno per giorno, aggiungendo pezzi per rendere sempre più utile Cucina Continua ai ristorati, ma ancor di più per smuoverli dalla stasi e dalla depressione”, commenta ancor Volpe.

Quello che oggi è online su cucinacontinua.it è il frutto di tre giorni e tre notti di lavoro di tutto il nostro team. L’obiettivo è di sensibilizzare e far mobilitare il settore, generando il prima possibile microeconomie, facendo leva su solidarietà e cooperazione”.

Ma i Dining Bond sono davvero una soluzione? “Non crediamo possano risollevare da soli le sorti della ristorazione, settore fortemente colpito dalle conseguenze dell’emergenza Covid-19 – risponde Dario Volpe – ma sicuramente far interrogare e mettere in moto il cervello su una ripartenza ‘alternativa’. Molti ancora non hanno iniziato a pensare al futuro, pertanto speriamo che progetti come Cucina Continua possano accendere la scintilla”.

® Riproduzione riservata

sostieni winemag.it

Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.

Dello stesso autore

Altri articoli dalla stessa categoria